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eADV - Concessionaria Pubblicitaria Online in Programmatic
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eADV - Concessionaria Pubblicitaria Online in Programmatic
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2022-05-09 08:12:32

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www.eadv.it VS www.gqak.com

2022-05-09 08:12:32

We ❤ Programmatic AdvertisingConcessionaria Pubblicitaria in Programmatic Advertising: dai un boost alle tue revenueButtonMonetizza il tuo sitoAccedi alla Dashboard • Sei un Advertiser?PerformBID™: il nostro know-how al servizio dei PublishersFeatures Header BiddingAsta in real-time ad ogni impression Display, Video, NativeTutti i formati in un'unica soluzione Viewability OptimizedPer soddisfare i KPI del mercato Magic CodeTutti i posizionamenti con un codice unico infinityEngagement e monetizzazione extra con infinite-scroll Fast LoadingCodice asincrono e performante SEO FriendlyOttimizzato per il Page-Speed Responsive corePer qualsiasi tipologia di dispositivoGDPR CompliantCMP integrata conforme a IABPerché scegliere la concessionaria di pubblicità eADV?Il nostro know-how tecnologico e l'algoritmo proprietario PerformBID™, sviluppato da eADV, creano un punto di incontro efficiente e performante tra la disponibilità della tua inventory e le offerte in Programmatic del mercato pubblicitario.Il nostro prodotto è Made in Italy: vogliamo raccontare al mondo l'eccellenza italiana, che viene riconosciuta per Eleganza, Creatività e Innovazione.Al servizio dei nostri Publishers:- Programmatic deals- Formati display IAB standard, Video, Native e Out-of-Page- Report dettagliati in real-time- Pagamenti affidabili e puntuali- Assistenza dedicata via email, chat e telefono- Formati conformi alla Coalition For Better AdsMonetizza il tuo sito →I nostri ufficiDicono di noiDante Sebastio (editore e direttore di Blunote.it)Prima di conoscere eAdv, come un po’ tutti gli editori italiani mi appoggiavo a Google Adsense, di cui non ero molto soddisfatto. Quando un amico mi ha consigliato di cambiare e provare eAdv ero un po’ scettico, ma oggi, a distanza di 2 anni, credo sia stata la scelta migliore. Grazie a eAdv, il nostro lavoro viene giustamente ricompensato. Ma la convenienza non è solo economica: quando hai bisogno, interfacciarsi con una “persona” ricevendo immediata risposta non ha prezzo. Grazie, continuiamo così…ricetteinarmonia.itDopo 10 anni di collaborazione mi permetto di dire che Eadv Srl è il Top, non sono un esperta del web e nonostante le mie carenze sono stata seguita e sostenuta in tutto. Il team cordiale e sempre pronto a risolvere qualsiasi problema. Il panello di controllo è intuitivo rende molto semplice l'attività di monitorizzazione delle pubblicità in corso. Le soluzioni pubblicitarie proposte non sono eccessive o di sovraccarico al sito stesso. Non ho mai avuto bisogno di telefonare in quanto rispondono tempestivamente vie email o chat per qualsiasi dubbio. Consiglio Eadv Srl e continuerò a lavorare con loro. Ottima esperienza!StopCensuraEsperienza di collaborazione ottimale con eADV SRL. Attualmente tra le migliori sul mercato. Assistenza telefonica/via chat professionale. Pagamenti puntuali e tempestivi. Pannello di controllo accessibile e intuitivo. Complessivamente, un’ottima concessionaria pubblicitaria che consiglierei a qualsiasi editore con assoluta convinzione.Marco Tarantino (nbapassion.com)Sono passato ai servizi di EADV da alcuni mesi e devo dire che non ho mai trovato alcuna difficoltà nell'interfacciarmi con loro, né problematiche che non siano riusciti a risolvere. Ottimo servizioAlcuni nostri partnersNotizie recenti mercoledì, aprile 20, 2022Digital Advertising, la potenza della pubblicità onlineL’Advertising online, spesso indicato con le abbreviazioni Ads o Adv, è il termine che comunemente si usa quando si parla delle varie forme di pubblicità pensate per il web.La pubblicità su Internet coinvolge i principali canali utilizzati dagli utenti online, tra cui spiccano siti web, motori di ricerca e social media. Non stupisce quindi, come molti degli investimenti di marketing e comunicazione di numerose imprese siano canalizzati proprio nell’online.Possiamo ben affermare quindi, come oggi uno dei modelli di business più diffusi in Rete si basi sui ricavi provenienti dalla monetizzazione del traffico del proprio sito, attraverso la pubblicazione di banner e annunci pubblicitari.Rispetto infatti all’advertising classico, veicolato da Tv, radio o dalla cartellonistica, il Digital Adverting punta ad una comunicazione mirata, misurata e personalizzata. Inoltre, l’investimento richiesto per questo tipo di formati pubblicitari online è più contenuto rispetto ai media tradizionali, con una visibilità più ampia, accessibile sia per realtà imprenditoriali grandi che piccole.Ma come funziona il mondo dell’advertising online e quali sono le opportunità di guadagno riservate ad un sito web?Analizziamolo nel dettaglio.Il mercato dell’advertising digitaleIl 2021 si è chiuso con investimenti in Digital Advertising pari a 4.26 miliardi di euro, con un incremento del 23% rispetto al 2020. Sicuramente un cifra incoraggiante, soprattutto considerata la crisi e il periodo pandemico.Come evidenziato dai dati sulla pubblicità digitale 2021, raccolti dall’Osservatorio Internet del Politecnico di Milano e presentati nel corso dello IAB Forum 2021, tra gli insigh sicuramente di maggiore interesse ci sono quelli riguardano i Display Advertising e il Serch Advertising, che rappresentano, rispettivamente, il 27% e il 31% degli investimenti in Digital Advertising.Alla luce di ciò, è importante sottolineare come l’andamento della pubblicità online sia frutto non solo di dinamiche legate alla qualità e alla quantità di traffico di un sito, ma anche alla tipologia dei formati utilizzati.Soffermiamoci su quest’ultimo aspetto.Come fare pubblicità onlineNel momento in cui si sceglie di fare pubblicità online, occorre soffermarsi a pensare a quali possono essere i formati adatti per raggiungere i propri obiettivi di marketing e il proprio target, e a quale dispositivo sia più efficace per la fruizione, se desktop o mobile.È utile iniziare dal targeting del pubblico: in pratica, grazie agli algoritmi e ai tools specifici è possibile poter conoscere i gusti degli utenti, e di conseguenza mostrare gli annunci solo a chi è realmente interessato ad un prodotto o servizio.In base poi ai canali digitali scelti per veicolare il messaggio pubblicitario, possiamo classificare il Digital Advertising in:- Display Advertising: sono la forma più classica di annuncio pubblicitario online, al cui interno vengono erogate delle campagne pubblicitarie, in forma statica o dinamica, al quale il banner viene collegato tramite un link che indirizza alla landing page (si tratta di una pagina di atterraggio, che si trova all’interno del sito web del cliente). Esistono diversi tipi di formati che possiamo incontrare nel corso della nostra navigazione tra i più comuni Medium Rectangle, Leaderboard, Billboard, Skin, Half Page, Rich Media, Video Advertising. Ma nuovi formati vengono periodicamente progettati e lanciati sul mercato.- Search Advertising: consiste nell’acquisto di visibilità all’interno dei motori di ricerca. L’esempio più noto è Google AdWords.- Social Media Advertising: consiste in un tipo di pubblicità interattiva basata su inserzioni (annunci o banner), veicolata solo all’interno di social network e community. Consentono di avere un’alta profilazione del target mostrando gli ads solo agli utenti interessati ai prodotti o servizi.- Classified & eCommerce Adversting, si tratta dell’acquisto di visibilità all’interno di portali eCommerce oppure di siti di annunci.- Email Advertising: si tratta di informazioni commerciali che vengono inviate tramite newsletter o DEM agli iscritti ad un sito, che hanno dato ovviamente la loro conferma per ricevere informazioni di questo genere.- Advertorial. Si tratta di un contenuto, come ad esempio un articolo sponsorizzato, che un editore pubblica, dove scrive di un inserzionista oppure dei prodotti o dei servizi forniti dalla sua azienda.- Native advertising. Si tratta di quei formati digitali che hanno l’aspetto di contenuti originali e editoriali dei siti che li ospita. In pratica ne ricalcano la formula dei contenuti, andandosi ad integrare perfettamente con il contenuto della pagina.In conclusione, la pubblicità online oggi è una risorsa sia per chi vuole sponsorizzare la propria azienda, dei prodotti o dei servizi, sia per chi possiede uno spazio web o un blog e desidera monetizzarne il traffico.Se non sei ancora editore VIP di eADV, scopri qui i tanti vantaggi che otterrai unendoti anche tu al nostro gruppo.Read More...Digital Advertising, la potenza della pubblicità online Reviewed by Manuela Scuderi on mercoledì, aprile 20, 2022 Rating: 5 mercoledì, marzo 30, 2022 Relazione tra Core Web Vitals e Ads: come funzionano? Abbiamo parlato di cosa sono i Core Web Vitals e di come funzionano, adesso vediamo come si relazionano alla pubblicità, in modo da garantire una user experience positiva.I parametri su cui i vari formati pubblicitari possono avere un impatto maggiore sono principalmente il Largest Contentful Paint (LCP) e il Cumulative Layout Shift (CLS).Come sappiamo, per ottenere CPM elevati, i formati pubblicitari vengono posizionati di preferenza nella parte alta della pagina e contengono immagini talvolta di grandi dimensioni.Inoltre, le operazioni di bidding hanno in genere dei tempi di latenza che, seppure minimi, possono creare dei delay nel caricamento e possibili cambiamenti di layout nel momento in cui i banner si collocano nella pagina (dal momento che le dimensioni dei banner spesso non sono fisse ma dinamiche, la pagina si adatta al contenuto che deve ospitare).Per far fronte all'esigenza di ottimizzare i Core Web Vitals, si possono percorrere diverse strade: 1. I motivi alla base della lentezza di un sito possono essere diversi (codice mal strutturato, script non necessari, dimensioni delle immagini o elementi pesanti, hosting poco efficiente e contenuti non ottimizzati): bisognerebbe innanzitutto concentrarsi sull'ottimizzazione del sito in sé e, successivamente, sull’eventuale impatto - talvolta minimo - dei codici pubblicitari sul sito. 2. Google considera da sempre la qualità dei contenuti tra i fattori fondamentali di ranking: pertanto gli interventi a supporto della qualità del sito potrebbero bilanciare eventuali penalizzazioni dovute a Core Web Vitals non del tutto ottimizzati.Ads, Effetti sui Web Vitals e Soluzioni da attuareEffetti degli Ads su CLSSpesso gli ads e il resto della pagina vengono caricati in modo asincrono e nel momento in cui si caricano gli ads questo causa un mutamento di layout (in genere si tratta di blocchi di contenuto che si spostano un po’ prima di assestarsi). Questi fattori influiscono chiaramente sul punteggio del Cumulative Layout Shift.Soluzioni da adottare per non alterare il CLS • Individuare, tramite opportune analisi, ad es. su Google Ad Manager, gli specifici formati che vengono maggiormente acquistati su specifici posizionamenti, in modo da riservare abbastanza spazio all’ad che è più probabile che venga servita, ed evitare successive alterazioni di layout. • Collocare i posizionamenti “fluidi” (cioè che possono ospitare banner di diverse dimensioni) below the fold, in modo che non compromettere il CLS durante il caricamento della pagina.eADV fornisce già questa soluzione ai propri editori.Effetti degli Ads su LCPGli ads vengono collocati above the fold sono talvolta di grandi dimensioni. Potrebbero quindi impattare sul LCP.Soluzioni da adottare per non incidere su LCP • spostare gli ads più grandi below the fold. (NB: questo intervento va a discapito della viewability e della monetizzazione) • verificare se ci sono bidder più lenti di altri ed eventualmente rimuoverli, almeno dai posizionamenti above the fold • Ottimizzare lo script Header Bidding per eliminare ulteriori latenzeAnche in questo caso, eADV fornisce già queste soluzioni ai propri editori.Effetti degli Ads su FIDDato che spesso i principali elementi interattivi di una pagina web sono proprio gli ads, si possono avere talvolta effetti sul First Input Delay.Codici Javascript e librerie di terze parti, in genere non necessari all’interno di una pagina, possono infatti rallentare i tempi di risposta alle interazioni.Soluzioni da adottare per non condizionare il FID • analizzare la pagina al fine di eliminare elementi che generano sovraccarico, rallentando i tempi di risposta • adottare una tecnologia “Lazy Loading”, grazie alla quale gli elementi below the fold vengono caricati solo quando l’utente scrolla verso il basso e avvicinandosi al loro posizionamento. Questa soluzione è valida sia per i contenuti del sito in sé che per gli ads: gli elementi above the fold si caricano e “reagiscono” quindi più velocemente.Ancora una volta, eADV mette a disposizione dei propri editori queste soluzioni.Come si comporta il Magic Code di eADV?Allo scopo di rispettare uno dei Web Vitals, in particolare il First Input Delay, se il caricamento del sito è rallentato a causa di javascript pesanti che girano in background, il Magic Code eADV rallenta di proposito il caricamento dei banner, in modo da non bloccare l'utente con un sito che potrebbe essere mostrato “a scatti” e potrebbe fare bloccare il dispositivo utilizzato nella visualizzazione.Prima di temere un eventuale impatto negativo della presenza pubblicitaria sui Core Web Vitals, l’ottimizzazione tecnica del proprio sito, da diversi punti di vista, è sicuramente il primo passo da compiere per non incorrere in penalizzazioni a livello di ranking.D’altra parte, per garantire una monetizzazione sicura, senza che la presenza di ads possa compromettere il ranking del sito stesso sui motori di ricerca, è altrettanto importante affidarsi a partner pubblicitari in grado di garantire, con la propria erogazione e con le proprie tecnologie, il rispetto degli standard qualitativi per una UX positiva.Le soluzioni di eADV per ottimizzare i Core Web VitalseADV, sempre al passo con i tempi e le evoluzioni del settore, lavora costantemente in questa direzione.Gestiamo l’ottimizzazione dei punteggi LCP, FID e CLS direttamente nel nostro algoritmo proprietario PerformBID™.Grazie alle nostre soluzioni Core Web Vitals, i publisher eADV potranno continuare a monetizzare i propri spazi pubblicitari senza danneggiare l’esperienza utente. Al fine di automatizzare l’ottimizzazione del punteggio LCP, FID e CLS per i nostri publisher, lavoriamo costantemente su rilasci di update alla nostra tecnologia PerformBID™ per rispondere prontamente ai frequenti aggiornamenti degli algoritmi di Google.Read More... Relazione tra Core Web Vitals e Ads: come funzionano? Reviewed by Manuela Scuderi on mercoledì, marzo 30, 2022 Rating: 5 giovedì, marzo 24, 2022Cosa sono i Core Web Vitals?Già dal 2020, Google ha cominciato ad annunciare l’introduzione di tre metriche - i Core Web Vitals - fondamentali per la valutazione della user experience sui siti web.Da giugno 2021, i Core Web Vitals sono considerati un importante fattore di ranking che impatterà anche sull’importanza dei siti nelle nelle SERP.I Core Web Vitals vanno ad aggiungersi agli indicatori SEO già esistenti: la fruibilità mobile, la navigazione sicura, la sicurezza HTTPS e le linee guida per i pop-up intrusivi.Secondo i Core Web Vitals, tutti gli elementi che compongono le pagine web, ovvero testi, video, immagini, codice e pubblicità, vengono analizzati dall’algoritmo di Google e possono avere un impatto sulla sua performance complessiva.I criteri Google Page Experience © GoogleI tre Core Web Vitals sono indicatori e metriche legati alla alla velocità (LCP), al tempo di risposta (FID), alla stabilità del layout di un sito web (LCP).Più nello specifico: • LCP – Largest Contentful Paint: Velocità di caricamento dell’elemento più grande di contenuto della paginaUn buon LCP dovrebbe verificarsi entro 2,5 secondi dall'inizio del caricamento di una pagina • FID – First Input Delay: Interattività della paginaQuesto parametro indica il tempo che l’utente deve attendere prima di ottenere un risultato dopo aver interagito con un elemento della pagina (click su un link, touch su un pulsante, etc), quindi è sempre relativo all'esperienza dell’utente, in questo caso per quanto riguarda gli elementi interattivi (form, pulsanti, etc)Il FID non dovrebbe superare i 100 ms. • CLS – Cumulative Layout Shift: Stabilità visiva del caricamento di paginaÈ il parametro che monitora quanti cambiamenti improvvisi e imprevisti di layout l’utente sperimenta dal momento in cui comincia a navigare su una pagina (ad. es porzioni di sito o box che che prima si trovavano in una posizione e successivamente si spostano nella pagina per lasciare spazio a formati adv).Questo comportamento delle pagine, oltre a risultare fastidioso, potrebbe portare involontariamente l’utente a cliccare - per errore - dove non voleva (pulsante, link, banner pubblicitario), rischiando di compromettere la user experience.Per una buona esperienza utente, la misurazione ideale è inferiore a 0,1.Gli editori hanno infatti tutto da guadagnare dall’ottimizzazione dei Core Web Vitals. Mantenere una buona esperienza utente è un fattore essenziale per aumentare il traffico.Un sito che si carica lentamente o che una volta caricato mette l’utente in una situazione di user experience negativa, viene in genere penalizzato dagli stessi utenti (ad es. in caso di caricamento rallentato aumenta la percentuale di bounce rate), per cui è importante considerare questi elementi a prescindere dagli aspetti SEO coinvolti.Con l’aggiornamento degli algoritmi di Google, questi fattori diventano addirittura “vitali”, poiché il posizionamento del sito sui motori di ricerca è un elemento comunque legato al traffico e quindi al ritorno economico tramite gli ads presenti sul sito.Nel settore pubblicitario, nasce quindi l’esigenza di minimizzare l’impatto degli ads sui Core Web Vitals e proteggere allo stesso tempo l’ottimizzazione SEO.Se si può quindi ottimizzare un sito dal punto di vista tecnico per renderlo più veloce e performante, non si può certo rinunciare totalmente alla monetizzazione tramite ads.Da qui l’esigenza di capire l’impatto che possono avere gli ads sui core Web Vitals e come risolvere o bypassare – se possibile – eventuali effetti.Leggi anche: Core Web Vitals e Pubblicità: soluzioni da adottare per garantire una user experience positiva.Read More...Cosa sono i Core Web Vitals? Reviewed by Manuela Scuderi on giovedì, marzo 24, 2022 Rating: 5 venerdì, marzo 18, 2022Google Page Experience e il Futuro/Presente di AMP Con l’aggiornamento dell’Estate 2021 è stato introdotto un nuovo fattore di valutazione della qualità delle pagine web, che pone l’occhio sulla user-experience fornita, ovvero la Google Page Experience.Cos'è Google Page Experience?Si intende un aggiornamento dell’algoritmo in cui vengono introdotti come fattori di ranking una serie di parametri che valutano le prestazioni delle pagine dei siti in base all'esperienza fornita agli utenti. Le nuove metriche di valutazione introdotte si chiamano Core Web Vitals (letteralmente Segnali Web Essenziali).All’interno di questo nuovo fattore di ranking possiamo individuare due tipologie di metriche:un primo gruppo, sono valori che ogni sito possiede o non possiede, ad esempio mobile friendliness, pagine con protocollo HTTPS, navigazione sicura, assenza di annunci interstitial intrusivi;il secondo gruppo, invece, sono metriche che valutano la nostra pagina/sito, in base a quelle che sono le esperienze dei nostri reali utenti/naviganti, i Core Web Vitals per l’appunto e nello specifico First Input Delay, Largest Contentful Paint e Cumulative Layout Shift.Ogni analisi di questi parametri è specifica ed applicabile al singolo URL, non al sito in generale: ogni pagina è sottoposta ad una valutazione a sé stante. Ad ogni modo, il Google Page Experience Update resta solo uno dei vari fattori che vengono presi in considerazione per la valutazione e classificazione di un sito; quindi, non è detto che pur adempiendo appieno e rientrando nei valori richiesti per ogni metrica, si verifichi un repentino stravolgimento dei ranking.Le ultime novità sull'AMPNell'ambito di questo update, grosse novità hanno coinvolto anche il “progetto AMP”, per il quale cercheremo di capire quali saranno gli sviluppi e la sua reale utilità d’ora in avanti.La più grande ed impattante novità in questa direzione, è che ora non sarà più necessario creare pagine AMP per avere accesso alla feature delle notizie principali (il box Top Stories) che sarà, invece, aperta a tutti i siti/pagine con una buona qualità ed un buon livello di page-experience. Va da sé che tale evoluzione delle cose probabilmente rischierà di “mandare in pensione” le pagine accelerate, visto che AMP non sarà più la ‘conditio sine qua non’ per poter apparire nelle Top Stories su Google News. Stando così le cose, editori, sviluppatori e SEO, probabilmente tenderanno a convogliare e a orientare tutti i loro sforzi verso l’ottimizzazione dei siti “mobile”, al fine di migliorarne la page-experience a 360 gradi e, di conseguenza, trarne benefici in termini di ritorno di ranking e visibilità, sia nella ricerca classica, sia nelle Top Stories.Volendo fare un breve e rapido excursus sui pro e i contro dell’utilizzo di AMP, potremmo dire che:Le pagine accelerate contribuiscono a fornire agli utenti un’esperienza migliore, in quanto la velocità della pagina è un fattore di ranking per Google. Inoltre, fino ad oggi, come già accennato, la creazione di suddette pagine era stata la condizione necessaria per apparire nel carosello delle notizie principali di Google News.Un punto a sfavore di questo framework, è che la sua implementazione consiste di fatto nella creazione e gestione di un secondo sito, che implica quindi un maggiore dispendio di risorse per chi lo realizza e gestisce.La comunicazione più recente di Google a riguardo recitava quanto segue:“[...]l’utilizzo del formato AMP non è più necessario e qualsiasi pagina, indipendentemente dal punteggio Core Web Vitals o dallo stato di esperienza della pagina, sarà idonea a comparire nel carosello delle prime notizie. [...]stiamo anche portando aggiornamenti simili all’app Google News, una destinazione chiave per gli utenti di tutto il mondo per ottenere una visione completa delle notizie importanti del giorno. Nell'ambito dell’aggiornamento dell’esperienza della pagina, stiamo espandendo l’utilizzo di contenuti non AMP per potenziare l’esperienza principale su news.google.com e nell’app Google News. [...]non mostreremo più l’icona del badge AMP per indicare il contenuto AMP. Puoi aspettarti che questa modifica arrivi ai nostri prodotti quando l’aggiornamento dell’esperienza della pagina inizierà a essere implementato a metà giugno. Continueremo a testare altri modi per identificare i contenuti con un’ottima esperienza sulla pagina e ti terremo aggiornato quando ci sarà altro da condividere.”Resta centrale il fatto che Google comunque tenderà a premiare e migliorare il ranking delle pagine/siti più veloci da caricare e consultare, ma semplicemente non importerà più la tecnologia utilizzata – prima era per l’appunto prediletta AMP – bensì il risultato in termini di qualità e performance.ConclusioniPer concludere, il perché Google abbia ponderato questa decisione, non è dato saperlo con certezza, ma ci sono varie idee e ipotesi riguardo il perché AMP non sia mai stato realmente popolare e non sia mai entrato nel cuore dei creatori di contenuti web.Il framework, infatti, sin da subito, non è stato accolto di buon grado e non ha incontrato il “favore del pubblico”, forse perché recepito come una sorta di imposizione di cui nessuno necessitava o giù di lì, tant’è che si è addirittura arrivati a controlli antitrust del caso e ciò potrebbe, alla lunga, aver portato a questa decisione e al cambio di orientamento adottato dal colosso di Mountain View. Era come se AMP offrisse a Google il controllo di ciò che doveva essere un sito web, dando l’impressione di limitare l’indipendenza dei siti che erano come costretti ad utilizzare quella loro tecnologia.Oggi, invece, ognuno può sentirsi di nuovo assolutamente libero di poter scegliere la tecnologia preferita e che più si confà alle proprie necessità, per creare siti con contenuti di qualità e conformi alle direttive e agli standard di performance stabiliti da Google, al fine di migliorare il proprio ranking.Read More...Google Page Experience e il Futuro/Presente di AMP Reviewed by Manuela Scuderi on venerdì, marzo 18, 2022 Rating: 5 Post più vecchiHome pageIscriviti a:Post (Atom)Carica altriCercaPost popolariNuovo Pannello di eADV: responsive, material design, dashboard, report avanzati e molto altro ancora...Dopo anni di onorato servizio, il vecchio pannello di eADV va in pensione. 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